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OCCHIO AI SATELLITI!

2020-10-14

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Tra numeri, rischi e nuove scoperture

Oggigiorno siamo tutti connessi alla rete: Dai telefoni al GPS del navigatore, alla smart tv, etc. e sempre più…

Alcuni tecnomani e tecnofili avranno  già provato l’ebbrezza di avere altri elettrodomestici collegati: Come la lavatrice, ad esempio, che permette di impostare il programma di lavaggio così da poter rientrare a casa giusto in tempo per stendere i panni.

Ma soffermiamoci un attimo a capire come funzionano tutte queste tecnologie.

Quando effettuiamo una telefonata con il nostro cellulare, ad esempio, non facciamo altro che creare un collegamento tra noi e un'altra persona (o macchina). Tuttavia questa comunicazione non avviene in modo diretto, ma "di sponda", con un rimbalzo di onde: da noi ad un satellite e dal satellite al destinatario della chiamata. Stesso discorso quando guardiamo un bel film su Netflix o quando guardiamo le previsioni del tempo meteorologico in tv.

Tutta queste comunicazioni e ‘interconnessioni’ sono rese  possibili  grazie ai satelliti.

Come avrete capito, sopra di noi, ad una quota variabile  tra i 300 e i 200km  di altitudine, sono sospesi e in movimento diversi moduli, creati dall'uomo e dall'uomo spediti nello spazio.

Sapete quanti satelliti orbitano intorno alla Terra? Provate a pensare un numero...

Molti di voi saranno sorpresi dalla quantità di questi apparecchi; in questo caso la realtà supera ampiamente la fantasia.

Ad oggi, i satelliti in orbita sono circa 17.907!

Un numero impressionante, che dovrebbe far pensare ad un intenso traffico lassù. 

Per coloro che non lo sapessero, esistono alcuni portali web (es. ‘Stuff In Space’ e ‘SpaceBook’) dove poter osservare tutti questi oggetti volanti in tempo reale. Potrete vedrete la Terra ricoperta da puntini gialli e verdi che si muovono. Alcuni a poca distanza, altri molto più lontani, quasi a formare degli anelli come quelli di Saturno. Si può determinare la loro posizione attuale la loro traiettoria (orbita) e fare una ricerca per tipo, nome o funzione. (In fondo all’articolo troverete due link, se vorrete curiosare).

Ma facciamo un passo in avanti.

Immaginiamo che stasera uno di questi satelliti debba cadere proprio sull’Italia. E immaginiamolo, contro ogni calcolo delle probabilità, colpire una nostra proprietà, la casa o l'automobile, o magari il capannone della ditta. Immaginiamo (e speriamo) che nessuno si faccia male. A quel punto assicurativamente che cosa succederebbe?

Potremmo farci risarcire dalla nostra assicurazione il danno subito?

Forse non ci avevate mai pensato, ma la risposta è sì!

Praticamente tutte le polizze lo prevedono: basta andare a leggere nell'elenco che di solito si riferisce ai "rischi generali" e lì, dopo l'incendio, il bang sonico e la caduta di aeromobili è prevista anche la caduta dei satelliti artificiali associata, di solito, alla caduta di meteoriti.

In alcuni casi, addirittura, le polizze entrano così nel dettaglio da prevedere la copertura non solo per l'arrivo di interi satelliti, cosa che sarebbe davvero improbabile se non impossibile, ma anche di "loro parti o cose da questi trasportate". Vale, insomma, quello che vale nel caso di un incendio.

La stessa garanzia è presente, nella grande maggioranza delle polizze (se non proprio tutte) per le assicurazioni degli immobili industriali e commerciali. Sarà perché l'evento è così improbabile che capiti e invece fa effetto leggerlo tra e clausole di copertura, fatto sta che la caduta dei satelliti è quasi sempre prevista. Certo, riuscire a provare che quello che è finito sul tetto del garage sia proprio il pezzo di un oggetto spaziale può sembrare più difficile, ma il clamore della cosa garantirà di non essere lasciati soli a doverlo dimostrare.

Attenzione: tutto questo è vero se la polizza l'avremo stipulata noi, perché siamo prudenti. Se è una polizza fatta tramite la banca, invece, quando ad esempio abbiamo stipulato il mutuo e l'abbiamo fatta solo perché l'istituto di credito altrimenti non ci avrebbe prestato i soldi, allora è meglio verificare…Le polizze a garanzia del mutuo, infatti, spesso offrono solo la copertura dall'incendio, che è l'evento più probabile, e non hanno altre estensioni.

Il problema, però, dicono dalle compagnie assicurative è a monte: meno della metà degli italiani che sono proprietari di una casa (cioè ben il 70%) ha una polizza per proteggere la propria abitazione…

E se il pezzo di satellite finisse invece sulla nostra autovettura?

Qui bisogna andare a leggere le clausole ed è più facile che la copertura non ci sia.

L'assicurazione auto infatti è obbligatoria solo per la responsabilità civile, per i danni procurati agli altri, mentre i rischi accessori che vengono inclusi (di solito sotto la voce Ard, assicurazione rischi diversi) sono il classico "furto e incendio", gli eventi atmosferici e magari gli atti vandalici. 

Nella voce incendio la caduta di un satellite non è tra le cosiddette "esclusioni", cioè gli eventi che di sicuro non vengono risarciti, ma questo potrebbe non essere sufficiente. Siamo coperti, invece, se abbiamo una polizza kasko.

La questione, dunque, per quanto possa sembrare apparentemente lontana ha già diversi riflessi su alcuni aspetti legati alla nostra quotidianità e nel futuro ce ne saranno ancora di più. Consideriamo anche che i satelliti non sono immortali e finita la loro funzione diventano dei veri e propri "rifiuti spaziali".

Alla soluzione di questo nuovo inquinamento stanno già lavorando i centri spaziali di tutto il mondo.

Quello che è certo è che insieme alle nuove tecnologie, oltre alle opportunità, emergono nuovi rischi che dobbiamo imparare a prevedere per gestirli nel migliore dei modi, anche per il bene del nostro, in fondo piccolo e fragile, Mondo.




Date un occhio ai satelliti in tempo reale (link) --->  Stuff in Space  oppure  Spacebook